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Cos’è il ROE?
Il ROE (Return on Equity) è un indicatore di redditività che misura il rendimento del capitale proprio investito in un’azienda. In altre parole, indica quanto guadagna l’impresa per ogni euro investito dagli azionisti.
Perché il ROE è così importante?
Il ROE è uno dei KPI finanziari più rilevanti per imprenditori, manager e investitori, perché:
- Misura l’efficienza dell’azienda nel generare utili con il capitale disponibile
- Attira investitori, perché segnala una gestione solida e redditizia.
- Permette il confronto con altri player del settore per capire la competitività aziendale

Come si calcola il ROE?
La formula del ROE è:
ROE = Utile Netto / Patrimonio Netto x 100
- Utile netto: il profitto aziendale dopo tasse e oneri finanziari.
- Patrimonio netto: i capitali propri messi a disposizione dai soci o azionisti.
Un ROE alto è positivo, ma attenzione: valori troppo elevati potrebbero indicare un uso eccessivo di debito, e quindi un rischio maggiore.
Caso pratico: beta S.r.l.
Scenario: Beta S.r.l., azienda del settore edilizio, ha avviato un piano di riduzione costi e investimenti mirati. Risultato? Un ROE in crescita negli ultimi tre anni.
Dati:
- Utile netto: 500.000 €
- Patrimonio netto: 2.500.000 €
- ROE = (500.000 / 2.500.000) x 100 = 20%
Con un ROE del 20%, Beta supera la media del settore (circa 12%). È un ottimo segnale di redditività, ma va analizzato nel tempo per garantirne la sostenibilità.
Come migliorare il ROE?
Ecco alcune strategie pratiche:
- Aumenta l’utile netto: riduci i costi e ottimizza i processi.
- Gestisci meglio il capitale: evita un indebitamento eccessivo.
- Investi in progetti ad alto rendimento: scegli iniziative con ritorni solidi.
- Accelera la rotazione del capitale: migliora incassi e gestione del magazzino.
Limiti del Ciclo Monetario
Anche se molto utile, il ROE ha alcune limitazioni:
- Non misura il rischio finanziario legato all’indebitamento.
- Non considera il rendimento degli asset totali (per questo serve anche il ROA).
- Può essere influenzato dalle politiche contabili e dalle rivalutazioni del patrimonio netto.
